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LE TRADIZIONI ENOGASTRONOMICHE
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Non molti sanno che la Sicilia diede i natali al primo autore di un testo propriamente gastronomico: Archestrato di Gela, poeta del IV secolo a.C., scrisse un poemetto dal titolo “Hedypàtheia” (“Le delizie della vita”), che Callimaco chiamò, appunto, “Gastronomia”. In quel testo Archestrato racconta di aver viaggiato alla ricerca dei cibi e dei vini migliori e, seguendo le sue orme, anche voi, grazie ai tours proposti da BuongiornoSicily, avrete il piacere di scoprire i cibi e i vini migliori della Sicilia. I nostri tour vi propongono un’accurata selezione dei piatti e dei vini più rappresentativi dell’enogastronomia siciliana che è legata alla tradizione e ad una cucina tipica, fatta di elementi semplici e naturali.

Da non perdere gli arancini di riso, nelle varianti classiche con ragù di carne e piselli o prosciutto e burro, le scacce, tipiche focacce ripiene dell’area ragusana, o lo sfincione, variante palermitana della pizza, le panelle, a base di farina di ceci, e il pane “ca meusa” (pane con la milza).

Per quanto riguarda i primi piatti, non mancano quelli a base di verdure e a base di pesce: la pasta con le sarde viene preparata a Palermo con finocchietto, uva passa, pinoli; tipica dell’area orientale è invece la pasta alla norma, con melanzane e ricotta salata, il cui nome si dice sia stato suggerito dal commediografo Nono Martoglio in onore della celebre “Norma” di Vincenzo Bellini. Infine, nel trapanese è famosa la pasta col pesto trapanese a base mandorle e il cous-cous di pesce.
Fra i secondi di pesce primeggiano: il tonno, il pescespada e le sarde alla beccafico.
Una attenzione particolare merita la pasticceria siciliana con i suoi dolci a base di ricotta e pistacchio: dai celeberrimi cannoli e cassata, alle paste di mandorle, dalla frutta martorana, , con le sue forme perfette riprodotte da abili artigiani, al cioccolato di Modica, preparato così come avveniva presso gli antichi Aztechi. E non dimentichiamo le granite e i gelati.
E tanto altro ancora in uno spettacolo di antichi e genuini sapori .

gastronomia

La Sicilia, terra della vite e dell’ulivo, riporta all’antichità più remota e alla culla della civiltà mediterranea. La leggenda narra che la vite germogliò per la prima volta nell’Isola dalle lacrime di Dionisio assetato. Nacque così quel nettare che l’antico nume donò agli uomini per confortarli dalle fatiche e agli Dei per allietare i loro sensi.
Di grande interesse è l’enologia siciliana e, grazie anche alla riscoperta di vitigni autoctoni sono nati ottimi vini: il Cerasuolo di Vittoria D.O.C.G. prodotto nel ragusano; fra i D.O.C. da non perdere l’Alcamo e il Contessa Entellina per i bianchi, per i rossi invece, segnaliamo il Contea di Sclafani Syrah e l’ Etna Rosso. Antica è anche la tradizione di vini dolci, passiti, come il Passito e il Moscato di Pantelleria o il Marsala; liquorosi come la Malvasia di Lipari

 

 



 

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